Quanto dista l'India?
Di Admin (del 14/01/2007 @ 20:55:00, in tChadar, linkato 1128 volte)
Ippolito Desideri nel '700 aveva impiegato un paio d'anni per arrivare da Roma a Leh, la spedizione De Filippi nel 1913 alcuni mesi. Noi ci arriveremo in meno di 24 ore da letto a letto. Non amo partire da Malpensa. È noiosamente lontana e arrivarvi desta sempre timore. Timore di non arrivare in tempo, timore di rimanere bloccato nell’ennesimo ingorgo sulla Milano Venezia o sulla Milano Laghi. È anche la mia prima volta con Alitalia come vettore internazionale. Poche ore di volo senza scali intermedi. Con la speranza che non abbiano perso il bagaglio prima di imbarcarlo. Arrivare a Delhi è ormai routine. L’apparecchio ha attraccato al braccio mobile. Quelle sensazioni che ti afferravano quando atterravi di notte a Nuova Delhi sono ormai attutite. Le ha raccontate magnificamente Giuseppe Cederna ne “Il grande Viaggio”. Ma ora non è notte fonda (ora di arrivo di tanti voli che ho preso in passato) e non è estate. Il caldo non ti si appiccica addosso assieme al tanfo dei motori. Scivoliamo vero il controllo passaporti e la dogana. Cambio agli sportelli della Thomas Cook ed ecco subito fuori l’incaricato che ci aspetta. In mano il suo “Welcome mr. Vasta + 3 pax”. È venuto a prenderci con un pulmino per meglio trasportare i bagagli inviati in anticipo. I due bidoni blu sono infatti in fondo, sui sedili posteriori. All’aeroporto dei nazionali (mi dimentico sempre che qui li chiamano domestic) il militare di guardia arriccia un po’ il naso perché siamo in largo anticipo sul Chek-in. Non resta che girovagare in attesa che aprano. Agostino imperturbabile apre il suo materassino e si butta a dormire. Noi girovaghiamo, dormiamo, sbadigliamo. In fondo per noi è ancora domenica sera.
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